Informazioni e servizi sul Regolamento UE sulle batterie

Regolamento UE sulle batterie: focus su sostenibilità, riciclaggio e trasparenza

Le batterie stanno diventando sempre più importanti e consumano molte risorse. In particolare, sono necessari materiali critici come cobalto, litio, nichel e manganese. Per utilizzare questi materiali in modo più sostenibile, l’UE ha emanato un regolamento sulle batterie. Questo regolamento è in vigore da febbraio 2024 e ha sostituito la precedente direttiva UE 2006/66/CE. A differenza della direttiva, il regolamento è direttamente applicabile in tutti gli Stati membri, ma possono essere apportate modifiche nazionali. L’obiettivo è migliorare la sostenibilità delle batterie, rafforzare l’economia circolare e uniformare le normative in tutta l’UE, in linea con il Green Deal europeo.

Il regolamento distingue le seguenti categorie di batterie:

  • Batterie per dispositivi
  • Batterie per dispositivi di uso generale
  • Batterie per veicoli leggeri (LV)
  • Batterie di avviamento (SLI)
  • Batterie industriali
  • Batterie per veicoli elettrici
  • Sistemi di accumulo di energia a batteria stazionari

L’UE vuole diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2030. Pertanto, anche nel settore delle batterie, l’impronta di CO2 deve essere inizialmente documentata e infine ridotta. Questo deve avvenire in tre fasi. E a seconda del tipo di batteria, si applicano scadenze diverse.

Il primo passo: Dichiarazione sull’impronta di CO2

Per le batterie dei veicoli elettrici, dal 18 febbraio 2025 deve essere presentata una dichiarazione sulle emissioni di CO2. Dal 18 febbraio 2026, questo vale per le batterie industriali ricaricabili senza memoria esterna. Dal 18 agosto 2028, anche per le batterie LV e infine dal 18 agosto 2030 per le batterie industriali ricaricabili con memoria esterna.

Il secondo passo: Etichettatura dell’intensità di CO2 in determinate categorie o classi di prestazione

Il terzo passo: Rispettare i valori massimi stabiliti per l’impronta di CO2

La quota di riciclaggio delle batterie deve essere aumentata. Pertanto, i produttori sono obbligati a istituire sistemi di ritiro e raccolta.

Le quote di raccolta per le batterie portatili usate devono essere aumentate gradualmente, dall’attuale 45% al 63% entro la fine del 2027 e al 73% entro la fine del 2030. Per le batterie usate dei veicoli leggeri (LV) si applicano quote di raccolta del 51% entro la fine del 2028 e del 61% entro la fine del 2031.

Inoltre, dal 18 agosto 2028, deve essere indicato il contenuto di materiali riciclati di cobalto, piombo, nichel e litio (per le batterie LV questo vale dal 18 agosto 2033). E dal 18 agosto 2031 si applicano quantità minime per le percentuali di materiali riciclati, che saranno aumentate dal 18 agosto 2036.

Anche le batterie necessitano di una marcatura CE nell’UE. Questa indica che il prodotto è conforme alle normative UE vigenti e ha superato le procedure di valutazione della conformità richieste. Le responsabilità di conformità variano per i produttori, gli importatori dell’UE e i rivenditori.

Secondo l’Allegato I del Regolamento UE sulle batterie, si applicano le seguenti restrizioni sui materiali:

  • Mercurio: La percentuale in massa di mercurio non deve superare lo 0,0005% (indipendentemente dal fatto che le batterie siano installate in dispositivi, veicoli leggeri o altri veicoli).
  • Cadmio: La percentuale in massa di cadmio nelle batterie per dispositivi non deve superare lo 0,002% (indipendentemente dal fatto che le batterie siano installate in dispositivi, veicoli leggeri o altri veicoli).
  • Piombo: La percentuale in massa di piombo nelle batterie per dispositivi non deve superare lo 0,01% (indipendentemente dal fatto che le batterie siano installate in dispositivi). Fino al 18 agosto 2028, sono escluse le batterie per dispositivi a zinco-aria sotto forma di celle a bottone.

A partire dal 18 febbraio 2027, si applica l’obbligo di un passaporto digitale della batteria per le batterie LV, le batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh e le batterie dei veicoli elettrici. Questo passaporto deve fornire informazioni sulla provenienza, composizione, processi di riparazione e riciclaggio delle batterie.

I produttori, gli operatori e i gestori dei rifiuti devono fornire informazioni estese nei loro rapporti a partire dal 18 agosto 2025. Inoltre, i primi immettitori di batterie sul mercato sono obbligati a rispettare i doveri di diligenza lungo la loro catena di fornitura. Questo vale per le aziende con un fatturato annuo di almeno 40 milioni di euro.

A tal fine, può essere utilizzato, tra l’altro, il modello Excel Extended Minerals Reporting Template (EMRT) integrato con i quattro minerali rame, grafite (naturale), litio e nichel.

Regolamento (UE) 2023/1542 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 2023 relativo alle batterie e alle batterie usate (EUR-Lex) Link
Neue EU-Vorschriften für nachhaltigere und ethisch bedenkenlose Batterien (Europäisches Parlament)Link
La legge sulle batterieLink
Il nuovo regolamento UE sulle batterie (IHK Elbe-Weser)Link
Il regolamento UE sulle batterie (IHK Colonia)Link
Regolamento UE sulle batterie: Tutto ciò che devi sapere (Aggiornamento 2025) (Deutsche Recycling)Link
Extended Minerals Reporting Template (RMI)Link
The Extended Minerals Reporting Template (EMRT) is being expanded (ipJournal)Link
Logo, Zahnrad, Blatt in orange, Banca dati IMDS,REACH IT, Legge sulla catena di fornitura, Formazione CEPA, Ordinanza sui dispositivi medici

Servizi relativi al regolamento UE sulle batterie

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